Ogni anno ad Aci Trezza, durante le celebrazioni del patrono San Giovanni Battista, il 24 giugno, si rinnova la tradizionale pantomima della pesca del pesce spada “U pisci a mari”. Fin dal 1870, in tale occasione, il paese veniva addobbato con pennoni e bandiere e illuminato con lucerne di terracotta alimentate ad olio d’oliva. La sera della vigilia di San Giovanni, il sacerdote portando le reliquie del santo benediceva il mare unico giudice, insieme a Dio, della vita o della morte dei pescatori. La pantomima si svolge all’interno del porto dove si raduna la folla. “U Rais”, colui che dirige la pesca, indossa calzoni corti, un cappellaccio di paglia, stracci rossi e gialli e una fascia purpurea a tracolla. Alcuni pescatori iniziano a calare la barca a mare. Si comincia la pesca “do pisci”, rappresentato da un esperto nuotatore che si immerge nello specchio di acqua, nascondendosi tra le numerose imbarcazioni colme di gente che osserva l’avvenimento. Il Rais, dall’alto di uno scoglio, avvista il pesce e lancia segnali urlando delle frasi in gergo antico e incitando i marinai a catturarlo. Dopo vari tentativi il pesce viene preso e messo a bordo, ma riesce a scappare. La pesca continua ancora fin quando il pesce fugge definitivamente gettando nello sconforto i pescatori che imprecano contro la malasorte e, accapigliandosi, fanno capovolgere la barca.