La Riviera dei Ciclopi
La chiamano Riviera dei Ciclopi , in memoria dei mitici giganti che secondo le leggende tramandate nei secoli popolavano la zona del Castellese. Secondo la leggenda l’arcipelago che si trova di fronte l’abitato di Acitrezza è il frutto della collera del ciclope Polifemo che scaglio’ degli enormi massi contro Ulisse e le sue navi dopo che era stato accecato dall’eroe greco. Ma il nome contiene anche il fascino di un territorio che dalla collina scivola repentino a mare e che è stato modellato nel tempo dall’attività vulcanica , con le sue stupende Grotte di Ulisse a Cannizzaro o quelle della Riserva Naturale “Complesso Immacolatelle e Mincio Conti”, al confine con Ficarazzi.
In questo luogo, è possibile ammirare i basalti colonnari e in particolare quelle Vulcaniti pressoché uniche al Mondo “I mega pillow” ossia colonne di lava concentriche o a raggiera di enormi dimensioni. Qui è nata l’Etna. Il Vulcano più giovane del mondo infatti, è nato qui con le sue eruzioni sottomarine, ed è qui, con le sue colate più antiche, si osservano quelle più recenti subaeree comprese tra il 122 a.c. E il 252 d.c. Passeggiare in questo territorio, è un passeggiare in un parco geologico.
Nel territorio di Aci Castello sono presenti delle particolari vulcaniti formatesi in ambiente sottomarino fra i 500.000 ed i 600.000 anni fa, quando la zona, sommersa dal mare, corrispondeva ad un vasto golfo noto come Golfo preetneo. Le numerose fratture sul fondale poco profondo costituirono il veicolo per delle eruzioni sottomarine, testimoniate dalla presenza delle argille dell’antico fondale tra gli interstizi della roccia. L’argilla, a causa dell’alta temperatura della lava, ha subito una profonda trasformazione, originando la marna che ricopre parte dell’isola Lachea e della cima del Faraglione grande. Il contatto fra l’argilla e la lava ha determinato straordinari fenomeni metasomatici il cui risultato é stato la formazione di particolari minerali, le “zeoliti”, tra le quali quello conosciuto come analcime é tipico dell’isola Lachea.